Le cinque più grandi città della Romania si stanno muovendo verso una direzione “Verde”

Dopo l’adesione all’Unione europea nel 2007, la parola “sostenibilità” ha iniziato a sentirsi sempre più spesso in Romania. Oltre a nuovi requisiti minimi che devono essere raggiunti, si sono aperte all’improvviso, nuove opportunità per imparare dai paesi occidentali. Piccoli passi sono stati intrapresi da allora, a volte a causa della burocrazia, a volte a causa di altre priorità e a volte proprio a causa della mancanza di fondi.

Diamo uno sguardo alle cinque più grandi città della Romania e alla loro strada verso il lato “verde”: Bucarest – la capitale (popolazione 1.677.985), Cluj-Napoca (popolazione 309.136), Timisoara (questa è la mia città, popolazione 303.708), Iasi (popolazione 263.410) e Costanza (popolazione 254.693). Tutte condividono un paio di cose in comune: vogliono una riqualificazione urbana, per ridurre il consumo di energia e mezzi di trasporto diversi dalle autovetture.

Un po’ tardi forse, ma nel marzo 2009 il governo rumeno ha approvato un programma per la riabilitazione di edifici urbani residenziali costruiti tra il 1950 e il 1990. Ce ne sono un sacco di quelli. C’erano quattro benefici per questo piano d’azione: migliorare l’efficienza energetica degli edifici del 40%, modificare le facciate (sinceramente alcuni non erano molto belli), proteggere l’ambiente riducendo le emissioni e la riduzione della quantità di denaro speso dai proprietari degli edifici, molti dei quali finanziati dai governi nazionali e locali.

In materia di trasporto alternativo, tutte le cinque città sono d’accordo che le biciclette dovranno essere utilizzate più frequentemente. Il più grande progetto di bike-sharing nel Paese – I’Velo – è stato lanciato nel maggio 2010 a Bucarest. Cluj-Napoca ha seguito a luglio 2010, Costanza nel mese di aprile 2011, Timisoara nel mese di aprile 2012 e Iasi nel mese di giugno 2012. Ogni città spera che questo possa aiutare a ridurre le emissioni di carbonio e a costruire una comunità di amanti della bici e a sostenere lo sviluppo di infrastrutture adeguate per i ciclisti.

Inoltre, nel corso degli ultimi tre anni, Timisoara, Cluj-Napoca e Bucarest hanno celebrato la settimana Europea della mobilità – una campagna annuale per favorire la mobilità urbana sostenibile. I cittadini stanno cominciando ad abbracciare quest’iniziativa, un crescente numero di persone vi prende parte ogni anno.

Bucharest: La piazza della Costituzione e il viale dell’Unità

Bucarest (Bucuresti in romeno) può essere orgogliosa di disporre di 23 metri quadrati di spazio verde per abitante – più di Parigi e Madrid. Tuttavia, la città ha ancora bisogno di aumentare questa misura entro la fine dell’anno, al fine di soddisfare i 26 metri quadrati standard richiesti dall’UE, lanciando inoltre il loro primo Registro per tenere traccia delle aree verdi. Nel corso degli ultimi quattro anni, 65.000 alberi e arbusti sono stati piantati e più di 90.000 metri quadrati di aree verdi sono state riabilitate. Tuttavia, vi è ancora molto da fare. E a proposito di ‘verde’, il primo edificio di classe A verde è stato aperto nel 2010 (Euro Tower).

Cluj: La prima scuola verde

Cluj-Napoca ha un edificio verde certificato da LEED (Leadership in Progettazione di Energia e Ambiente rilasciata da US Green Building Council), il primo parco ecologico realizzato con il 98% di materiali da costruzione naturali, nonché la prima scuola verde della Romania (e questo è solo l’inizio ). A partire dal 2013, la costruzione di edifici verdi è stata incoraggiata dalle autorità locali, riducendo le imposte locali del 50%. Nuovi investimenti in una rete self-service di noleggio di biciclette è prevista insieme a 60 km di piste ciclabili.

Timisoara: uno degli edifici del centro Città

Timisoara è sempre stata unica in Romania. Il contatto con i paesi Europei si è sempre attuato in questa città, essendo la città più occidentale della Romania. Nel 1884, le prime illuminazioni elettriche stradali in Europa sono state accese per le strade di Timisoara. Un’altra novità è la strada Iancu Vacarescu, che ha un sistema automatico di lavaggio, attuato nel giugno 2012. La cosa migliore di questo sviluppo non era tanto il sistema di lavaggio, quanto l’interramento dei cavi elettrici aerei e l’introduzione di nuove aree verdi e piste ciclabili. Più verso il centro città, la via Marasesti è stata ‘adottata’ da una multinazionale e trasformata in una zona pedonale nel settembre 2012. Il municipio vuole convertire tutto il centro storico in area pedonale entro la fine del 2014 – con tanto di piste ciclabili. Non vedo l’ora di vedere questa trasformazione in atto.

Timisoara ha l’obiettivo di attrarre grandi imprese tramite il complesso City Business Centre composto da 5 edifici verdi nel centro della città. Uno di essi è ancora in costruzione, ma i primi due hanno vinto il premio “Office Development of the Year” al Southeastern European Real Estate Awards, e il premio “Green building of the Year” da parte del Green Building Council nel 2009.

Iasi: Pista ciclabile

Iasi ha iniziato una forte campagna per promuovere il trasporto urbano sostenibile, con il lancio di CIVITAS – ARCHIMEDES (Achieving Real Change with Innovative Transport Measures Demonstrating Energy Savings). Il risultato principale è stato un percorso di 11 km costruito solo per il ciclismo nel 2010. Oltre a questo, il sistema di alimentazione di 30 autobus pubblici è stato rimpiazzato con alternative eco-compatibili. Nel 2010 la città ha anche lanciato una mappa ECO per mostrare ai cittadini la posizione delle piste ciclabili, la raccolta differenziata per le batterie, i mercati locali, centri sportivi, aree verdi e commerci di caffè equo-solidali, anche se ce ne sono solo due. Ma questo è già un inizio.

Constanta: il posteggio verde

Costanza è la più grande città sulla costa Rumena, ed è particolare per via della sua dimensione, per la posizione e …per il Sindaco. Gli piace fare la differenza, quindi non è una sorpresa che la città sia sede del più grande parco per sport estremi del paese. Nessuna città in Romania si preoccupa di più per il riciclaggio, Costanza ha riciclato il 40% dei propri rifiuti negli ultimi quattro anni. Vale anche la pena ricordare che l’unico parcheggio “verde” di cinque pini nel paese è stato costruito a Costanza a metà del 2012.

Il futuro sembra verde per le città della Romania, con più progetti sostenibili in programma o progetti in attesa di essere completati. Tutti i cittadini possono essere coinvolti in azioni di sostenibilità, a qualsiasi livello. Sforzo, tempo e denaro sono necessari, ma si può fare. Le città Rumene raggiungeranno le altre città straniere.


Dana Fatol è una professionista Finanziaria e di Risorse Umane, appassionata nel trovare modi semplici e di gestire meglio la società. Potete seguirla su Twitter.

Traduzione dall’inglese a cura di Alessandro Vino.