Sky Village, il grattacielo-albero che assorbe l’inquinamento

Lo Sky Village è stato progettato per connettere i quartieri che sono separati da autostrade e, allo stesso tempo, rendere queste strade molto meno inquinanti.

Quando tra il 1940 e il 1950 il sistema autostradale di Los Angeles è stato costruito, la città ha visto questo ammontare di nuove strade come una soluzione incredibile per i problemi legati al traffico. Tuttavia, le autostrade hanno avuto anche una serie di conseguenze non intenzionali di frazionamento di quartieri e scissioni ambientali. Per cercare di diminuire tale problema, oggi, alcune vecchie autostrade sono state trasformate in strade pedonali o addirittura in parchi. Ma cosa succede quando un posto come Los Angeles non è ancora pronto a rinunciare alle infrastrutture esistenti?

Un’idea alquanto improbabile è stata avanzata: costruire un altro strato di città sopra le strade già esistenti, ricollegando quartieri ed agevolando gli spostamenti. Il concetto dello Sky Village, proposto da uno studente della USC School of Architecture, è quello di un grattacielo che potrebbe colmare il distacco provocato dal nodo autostradale 101-110 al centro di Los Angeles

“E’ un problema molto comune e paradossale per le autostrade quello di allontanare le comunità invece di avvicinare persone”, dice Ziwei Song, sviluppatore di tale design all’interno di una ricerca universitaria per la quale ha recentemente vinto una menzione d’onore nel eVolo Skyscraper Competition 2014.

“Attorno a tale interscambio autostradale, abbiamo scoperto che ci sono quattro culture diverse. Se l’autostrada non ci fosse stata, la comunità sarebbe stata più unita. Ecco perché abbiamo voluto costruire qualcosa che potrebbe portare le persone da un lato all’altro”.

Così come le autostrade collegano luoghi, esse creano, allo stesso tempo, anche molto spazio non utilizzato o per meglio dire sprecato – circa 27 ettari di terreno per ogni nodo autostradale non possono essere facilmente sfruttati. Questo grattacielo, ispirato alla forma di alberi, sarebbe invece costruito su quello spazio di risulta mediante la realizzazione di diverse torri collegate da ramificazione  a diversi livelli. Le persone avrebbero la possibilità di entrare alla base di una torre, salire le scale e camminare fino ad arrivare in un altro quartiere.

Il grattacielo non è pensato per fungere esclusivamente da ponte; l’ edificio è concepito come un quartiere pedonale, dove le persone che vi vivono all’interno o nelle vicinanze non hanno l’esigenza di utilizzare la macchina per compiere le commissioni di tutti i giorni. Insieme con abitazioni, uffici e una scuola, Song prevede ristoranti, palestre, club musicali , negozi e un parco all’interno del grattacielo. “E ‘un luogo ed una occasione per le persone provenienti da diversi gruppi sociali di interagire “.

Le torri verticali che sostengono la costruzione sarebbero rivestite con piante a filtro d’aria, destinate, almeno in teoria, ad assorbire parte dell’inquinamento dalle autostrade vicine.

Mentre il grattacielo è momentaneamente solo un concetto, un’idea, Song sostiene che tale progetto possa essere invece costruito.

Lo studente, nel frattempo, ha in programma di continuare a pensarne il design, così da essere pronto in caso di un’eventuale realizzazione. ” Penso che sia un concetto davvero interessante” dice, “e, forse, può svilupparsi anche in altre forme”.


Immagini via eVolo