Trasformare gli Spazi In-Between a Favore delle Comunita’ Urbane

Gli “in-between spaces” (spazi di passaggio), percepiti come frontiere e confini, sono aree che dividono territori all’interno delle nostre città e quartieri. Nella nostra mente, essi sono intesi come “non- luoghi”, spazi che sono spesso associati ad aree sporche, abbandonate, non utilizzate e pericolose.

A volte, sono evidenti barriere fisiche sotto forma di un sottopassaggi, muri, cavalcavia o addirittura una strada principale. Molto spesso, invece, sono una fantastica opportunità per le comunità locali, per gli architetti e gli altri professionisti.

Governo e aziende private comunemente possiedono questi spazi e li usano principalmente come depositi comunali, tipicamente chiusi e recintati. La ricerca di utilizzi innovativi di questi spazi urbani decaduti è un’occasione per trasformarli in una comodità di quartiere.

Spazi abbandonati al di sotto del cavalcavia di Newham, London. Foto via Tere García Alcaraz

Nel centro della città di Caracas, c’è una fantastic mercato di seconda mano di libri quasi spontaneo sotto la Avenida delle Forze Armate (nella foto in cima a questo post), dove i locali e i passanti si fermano per trovare una nuova lettura. Giochi da tavolo tradizionali come gli scacchi ed altri sono anche riprodotti sotto il cavalcavia, dove i pensionati possono socializzare con i loro vicini.

A Londra, molte attività si stanno sviluppando sotto stazioni ferroviarie, gallerie e viadotti. Un esempio è la nuova House of Vans Park, il primo skate park al coperto situato sotto le gallerie della stazione di Waterloo. Questo spazio un tempo usato dal teatro Old Vic Theatre, è stato ora dedicato ad uno skate park con mini rampe, gallerie d’arte, laboratori, mostre, cinema e una mensa, trasformando questo luogo in un’area di intrattenimento completamente gratuita e aperta a tutti. Questo parco è l’unico skate park coperto permanente a Londra e ha portato un po ‘di varietà alla comunità del pattinaggio della città dopo la lunga battaglia per il leggendario skate park di Southbank (uno dei più antichi parchi skate continuamente utilizzati in tutto il mondo che si avviava verso la chiusura nel 2013 e che grazie al sostegno dalla gente del posto, turisti, istituzioni e organizzazioni, rimane ancora attivo, Southbank skate park).

Tre gallerie supplementari sotto la stazione di Waterloo vengono utilizzate come the Vaults: uno spazio comunitario trasformato in una fantastica galleria d’arte, eventi di hosting, conferenze e concerti, offrendo ad artisti e creativi l’opportunità di sviluppare le loro capacità e mostrare il loro talento attraverso interventi artistici.

Il coinvolgimento delle popolazioni locali, delle comunità e delle istituzioni nella riqualificazione e trasformazione di questi spazi “in-between”, è cruciale. Questo è il caso dello Skate Park Cape Town Mill St Skate Park, una proposta vincente organizzata da Building Trust International che ha invitato architetti professionisti e studenti a presentare proposte per trasformare gli spazi dimenticati di tutto il mondo in playscapes.

La proposta vincente è stata quella sviluppata sotto il ponte di viale Jutland; ossia, il primo skate park situato nel centro della città che ha trasformato uno spazio sottoutilizzato e ridondante in un Skate Park per tutta la comunità. Non solo questo progetto è stato un successo ma ha anche abbattuto barriere razziali, di sesso ed età. Speriamo che questo parco sia solo un precedente per l’uso di molti spazi vuoti sotto i ponti della città.

BaySixty6, London. Foto via Tere García Alaraz

Ci sono stati diversi progetti che hanno avuto successo in tutto il mondo, come il Burnside Skate Park in Oregon (USA), l’Underpass Park a Toronto, il BaySixty6 a Londra (foto sopra), I-5 Colonnade Mountain Bike Park di Seattle e così via.

Lo skateboarding è sempre stato associato ad un forte senso di indipendenza e di pensiero creativo, l’immaginazione, la passione, la persistenza e l’innovazione. Questi parchi illustrano come il pensiero innovativo e di sviluppo del design e’ in grado di trasformare gli spazi abbandonati a vantaggio di una comunità più ampia.


Tere García Alcaraz e’ un architetto di Barcelonacon esperienze in Ecuador, Venezuela, Spagna e UK. Vive a London.

Immagini via via Caracasshots. Traduzione a cura di Eleonora Taramanni.